Alessandro Bonaccorsi

Lavora da vent’anni nel mondo del visuale e della creazione di immagini, muovendosi in modo indipendente e fuori dagli schemi. Disegna e scrive da sempre.
Progetta e sviluppa consulenze e formazioni, basate sull’uso del disegno e sul potenziamento del pensiero visivo.

Da oltre dieci anni usa le pratiche di Visual Thinking per eventi, convegni, focus group, sia nazionali che internazionali. Compare nell’unico volume dedicato a questo lavoro: “Graphic Recording”, edito da Gestalten nel 2016.

Dal 2013 scrive articoli e libri sul mondo dell’illustrazione. Alcune sue illustrazioni sono finite su Il Sole 24Ore, La Stampa e Internazionale.

Nel 2016 ha ideato il progetto Disegno Brutto per divulgare una diversa idea di disegno, fatto di corsi, incontri, articoli, libri e, ovviamente, disegni. Il progetto finora ha prodotto 160 corsi in tutt’Italia, organizzati per aziende, associazioni, biblioteche, musei, festival. Il Disegno Brutto ha prodotto anche due libri e un ebook, editi da Terre di Mezzo, più un libro in inglese, edito da Pavillion Books.

È molto attivo sul web: il suo primo sito personale è del 1998 e nel 2012 ha creato Zuppagrafica, poi diventato Shivu, blog su visual culture, freelancing e graphic design. Scrive contenuti per riviste come Doppiozero e per il blog di Pixarprinting (con focus tematici su illustrazione e grafica editoriale).

Crede che disegnare sia una pratica di conoscenza e che non si disegni con gli occhi, ma al massimo con le mani. Ama Klee, Steinberg, Twombly, Mattotti, i disegni degli uomini del Paleolitico e dei miniatori medievali, e di tutti quegli artisti (e non) che con delle semplici linee hanno creato opere potenti.

A volte passa il tempo a pensare disegnando, realizzando diagrammi, mappe e grafici assolutamente inutili.

Ah, un’ultima cosa: gli studenti non hanno timore reverenziale perché disegna veramente male…